Il ciclista curioso

IL CICLISTA CURIOSO

Scoprire pedalando angoli e scenari meravigliosi d’Italia

Autori: Davide Cassani e Giacomo Pellizzari
Prefazione: Gianni Mura
Editore: Rizzoli (30 giugno 2020)
Collana: varia

L’idea di questo libro nasce da una riflessione in una pausa fra una pedalata e l’altra. La bici non è solo un mezzo di trasporto o uno sport, si sono detti Davide Cassani, ex ciclista professionista e ora CT della Nazionale maschile, e Giacomo Pellizzari, scrittore e pedalatore tanto incallito da autodefinirsi “ciclista pericoloso”. La bici è uno strumento di scoperta. Negli anni Cassani e Pellizzari hanno girato in lungo e in largo il nostro Paese, spesso in velocità perché in gara con altri o – forse anche più accanitamente – con se stessi. Eppure, tirando le somme di tutti questi giri, il ricordo più prezioso che è rimasto loro non è la trance agonistica né il vento sul viso, ma il piacere di scoprire, la curiosità di andare sempre oltre nel Paese che ha la Bellezza più sfacciata del mondo e, insieme, custodisce straordinari tesori nascosti. La bicicletta è il mezzo più adatto e versatile per immergersi nelle Meraviglie d’Italia perché consente di adattarsi ciascuno al proprio ritmo, di fermarsi e ripartire secondo l’emozione del momento e, soprattutto, lascia sempre la libertà di deviare dalla via prestabilita per andare alla ricerca di uno scorcio, di una chiesetta o di un borgo di cui fino a poco prima non si sospettava nemmeno l’esistenza. Questo libro propone 20 itinerari dalle Alpi alla Sicilia con diversi gradi di difficoltà, pensati quindi per ogni livello di “gambe”, tutti accomunati dal fatto di riservare grandi sorprese: panorami, antiche vestigia, pievi o castelli, tradizioni popolari, storie locali e via libera alla curiosità. Già, la curiosità: è proprio questa attitudine che può spingerci ad affrontare la salita, a scegliere la strada più tortuosa. Ad attenderci dopo la fatica, ciclisti curiosi, ci sarà il piacere più grande. La scoperta.

Dalla prefazione di Gianni Mura:
Quanto vorrei essere, oggi, un ciclista curioso. Ma non ho più l’età, o le gambe come si usa dire. Quando le avevo, libri come questo di Cassani e Pellizzari non esistevano. Dal paese dove abitavo, nella bassa Brianza, la meta della domenica in bici era una gelateria di Inverigo. Dove si ritrovavano quasi tutti i pedalatori minorenni della bassa Brianza, quindi si poteva aspettare un’ora per una coppa di gelato, e intanto il sudore si asciugava, ma ci si accontentava di poco. Pur non essendo un ciclista, sono rimasto curioso, e ho letto con piacere questo libro dalla partenza all’arrivo. Si può pedalare anche con la testa, e nella testa c’era la curiosità di vedere dove ci avrebbe portato, e per quali strade, un libro che sbrigativamente si può definire guida. Ma non è, pregio che balza subito agli occhi, una guida per il ciclista furioso, quello bardato come se dovesse correre la Parigi-Roubaix, quello che continua a controllare il cronometro, quello che va in bici con la mentalità degli automobilisti “da casello a casello” e ha sul manubrio il misuratore di potenza. Furiosi astenersi, curiosi benvenuti: questa è la sostanza. Il ciclista curioso dev’essere anche preparato, almeno credo. Nel fisico, se ci tiene ad affrontare i percorsi più duri, e nello spirito. Perché questo libro è anche una guida alla bellezza. L’Italia è davvero bella. Spesso lo ripetiamo come un mantra e magari la rendiamo meno bella con vandalismi semiautomatici (i mozziconi di sigaretta, i sacchi di plastica abbandonati nei boschi o sulle spiagge, l’inquinamento anche sonoro). L’Italia ha paesi e paesaggi unici, che sanno affascinare e commuovere. Nessuno può dire di conoscerli tutti. Le grandi città sì, è più facile raggiungerle: Roma, Firenze, Napoli, Genova, Torino, Palermo. Treno, aereo, tanti parcheggi. Spesso le grandi città sono trappole per ciclisti, e i ciclisti lo sanno. Le strade dei ciclisti sono piccole, strette, spesso non asfaltate o messe male ad asfalto. E portano a un’Italia appartata, quasi lasciata indietro o ai margini dall’Italia fatta di skyline, di made in Italy griffato.
Gli autori

DAVIDE CASSANI, nato a Faenza nel 1961, ex ciclista professionista, dirigente e commentatore sportivo, dal gennaio del 2014 è CT della Nazionale maschile élite di ciclismo su strada. Durante la sua carriera sportiva ha partecipato, fra le altre competizioni, a 11 Giri d’Italia, 9 Tour de France e 9 campionati del mondo. Ha pubblicato Pantani (2005) e Vai, Pantani! (2007), entrambi scritti per Mondadori con Pier Bergonzi e Ivan Zazzaroni, e più recentemente Le strade d’Italia (con Beppe Conti; Rizzoli 2018).

GIACOMO PELLIZZARI, nato a Milano nel 1972, è giornalista sportivo, scrittore e ciclista. È stato direttore editoriale di Bike Channel, canale di Sky dedicato al mondo a due ruote. Scrive per la rivista «Cyclist» Italia e collabora con numerose testate, tra cui l’americana «Peloton magazine». Il suo blog, «Confessioni di un ciclista pericoloso», è uno dei più seguiti dagli appassionati della disciplina. Ha pubblicato Ma chi te lo fa fare? (Fabbri 2014), Il carattere del ciclista (Utet 2016), Storia e geografia del Giro d’Italia (Utet 2017), Gli italiani al Tour de France (Utet 2018) e Generazione Peter Sagan (66th and 2nd 2019). Sua è la voce «Giro d’Italia» nel Libro dell’anno 2017 Treccani.

ITINERARI PER CICLISTI CURIOSI

PRIME GAMBE:
• Pavia e il Naviglio di Bereguardo,
• La riviera di Ponente tra ciclabile e “Classicissima”,
• Da Sestri Levante a Framura,
• Le vie del Barolo, Romagna nascosta

 

LE PANORAMICHE:
• I Monti Sibillini e la Piana di Castelluccio da Norcia,
• Strada della Forra, Etna Sud, Il Colle del Nivolet,
• Cusio e Mottarone

 

LE NASCOSTE:
• Passo Furcia e ciclabile della Val Pusteria,
• I tre laghi (Garda, Idro, Valvestino),
• Pinzolo e Val Rendena, Valle Imagna

 

LE STORICHE:
• Falzarego e Valparola,
• Montalcino e la Val d’Orcia, Monferrato

 

LE MISTERIOSE:
• Valsugana, Manghen e val di Cembra, La strada alpina del passo del Rombo,
• Tra Val Camonica e Val di Scalve

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